GHEE
Cos’è ?
Il Ghee è un burro chiarificato prodotto dal comune burro non salato, dopo averlo scaldato a fuoco lento per eliminare la parte acquosa, le proteine e il lattosio. (Preparazione del Ghee). A temperatura ambiente appare moderatamente solido. Il colore è giallo, con tonalità più chiare o più intensamente dorate, secondo il contenuto di caroteni. Questo, a sua volta, dipende da quello che hanno mangiato le mucche. Anche nelle nostre zone, soprattutto nelle regioni di montagna, si fa uso di burro chiarificato (burro fuso), ma il metodo di preparazione indiano è più complesso e conferisce al burro proprietà salutistiche decisamente superiori
Il Ghee è un burro chiarificato prodotto dal comune burro non salato, dopo averlo scaldato a fuoco lento per eliminare la parte acquosa, le proteine e il lattosio. (Preparazione del Ghee). A temperatura ambiente appare moderatamente solido. Il colore è giallo, con tonalità più chiare o più intensamente dorate, secondo il contenuto di caroteni. Questo, a sua volta, dipende da quello che hanno mangiato le mucche. Anche nelle nostre zone, soprattutto nelle regioni di montagna, si fa uso di burro chiarificato (burro fuso), ma il metodo di preparazione indiano è più complesso e conferisce al burro proprietà salutistiche decisamente superiori
Composizione
Il Ghee è puro grasso al 100%. E’ ricco in acidi grassi saturi. Molti sono a catena corta, che normalmente il corpo utilizza velocemente per scopi energetici e quindi non immagazzina. Sono di facile assorbimento e digeribilità. La restante parte è costituita da acidi grassi monoinsaturi (27%) e acidi grassi polinsaturi (4-5%). Il grado d’assorbimento a livello intestinale è molto alto, circa il 96%, decisamente superiore al normale burro e a tutti gli altri grassi e oli.
Contrariamente alla propaganda della moderna e politicamente corretta dietologia, non bisogna temere nulla dai grassi saturi. Questi forniscono il 50% degli acidi grassi presenti nelle membrane cellulari. Senza di loro, la cellula non avrebbe la necessaria rigidità e non potrebbe sopravvivere, né funzionare adeguatamente. Le nostre cellule scelgono preferibilmente i grassi monoinsaturi e i grassi saturi da incorporare nella loro membrana. I grassi saturi, inoltre, sono fondamentali per la salute delle ossa, abbassano i livelli di Lp(a), un indicatore di rischio cardiovascolare, proteggono il fegato dai danni dell’alcol e altre tossine e sono necessari per l’utilizzo degli acidi grassi essenziali (omega-3 e 6). Il grasso che circonda il cuore è altamente saturo e il cuore stesso “si nutre” volentieri di questi grassi, soprattutto quando è sotto stress. L’acido stearico, grasso saturo presente anche nel Ghee, è uno dei suoi preferiti. Inoltre, gli acidi grassi a catena corta e media, questi ultimi presenti anch’essi nel Ghee, hanno importanti proprietà antimicrobiche intestinali. Un acido saturo a catena corta di estremo interesse che è presente nel Ghee è l’acido butirrico, che è in grado di impedire la trasformazione cancerogena delle cellule del colon. Infine, il Ghee contiene anche le preziosissime vitamine liposolubili (A, D, K, E) e l’acido linoleico coniugato, che ha dimostrato proprietà antitumorali.
Anche per quanto riguarda il colesterolo contenuto nel Ghee (8 mg per cucchiaino) non si deve temere nulla. Il consumo di Ghee a scopi e dosaggi terapeutici non influisce sui valori di colesterolo del sangue, come suggeriscono alcuni studi scientifici e la pratica clinica. In alcuni studi su animali, addirittura ha mostrato di ridurre le LDL (il colesterolo considerato “cattivo”). Questo effetto pare dovuto ad un aumento del flusso biliare che si verifica dopo il consumo di Ghee. Se poi è prescritto sulla base di una valutazione costituzionale (Vata, Pitta e Kapha), allora il problema davvero non sussiste. Ricordo che il colesterolo è di fondamentale importanza per la nostra salute. Dà forma e rigidità alle cellule e le rende più resistenti alle aggressioni microbiche. Fa parte della struttura dei recettori di membrana che servono per gli scambi d’informazioni e di sostanze tra le cellule e l’ambiente esterno. In particolare, è necessario per il funzionamento dei recettori della serotonina (sostanza legata alla sensazione di benessere) che si trovano nel cervello. Bassi livelli di colesterolemia sono stati associati a comportamenti violenti, aggressivi, a stati depressivi e al suicidio. Il colesterolo, inoltre, assolve ad indispensabili funzioni di riparazione tissutale. Senza un suo adeguato rifornimento, il corpo non può rimpiazzare le cellule danneggiate o invecchiate, rinnovare i capelli, le unghie, riparare ferite e i danni a livello muscolo-scheletrico. Il colesterolo ha anche dimostrato proprietà antiossidanti. L’ipercolesterolemia spesso indica che il corpo ha bisogno di maggiore colesterolo per proteggersi e riparare i danni operati dai radicali liberi più che essere una causa delle lesioni delle arterie, come la “Teoria Lipidica” vorrebbe farci credere. L’attuale mania di mangiare “scremato”, “senza colesterolo”, “magro” è un’idiozia tutta moderna, che non fa né bene, né aiuta a prolungare la vita.
Il Ghee secondo la Medicina Ayurvedica
Il Ghee è puro grasso al 100%. E’ ricco in acidi grassi saturi. Molti sono a catena corta, che normalmente il corpo utilizza velocemente per scopi energetici e quindi non immagazzina. Sono di facile assorbimento e digeribilità. La restante parte è costituita da acidi grassi monoinsaturi (27%) e acidi grassi polinsaturi (4-5%). Il grado d’assorbimento a livello intestinale è molto alto, circa il 96%, decisamente superiore al normale burro e a tutti gli altri grassi e oli.
Contrariamente alla propaganda della moderna e politicamente corretta dietologia, non bisogna temere nulla dai grassi saturi. Questi forniscono il 50% degli acidi grassi presenti nelle membrane cellulari. Senza di loro, la cellula non avrebbe la necessaria rigidità e non potrebbe sopravvivere, né funzionare adeguatamente. Le nostre cellule scelgono preferibilmente i grassi monoinsaturi e i grassi saturi da incorporare nella loro membrana. I grassi saturi, inoltre, sono fondamentali per la salute delle ossa, abbassano i livelli di Lp(a), un indicatore di rischio cardiovascolare, proteggono il fegato dai danni dell’alcol e altre tossine e sono necessari per l’utilizzo degli acidi grassi essenziali (omega-3 e 6). Il grasso che circonda il cuore è altamente saturo e il cuore stesso “si nutre” volentieri di questi grassi, soprattutto quando è sotto stress. L’acido stearico, grasso saturo presente anche nel Ghee, è uno dei suoi preferiti. Inoltre, gli acidi grassi a catena corta e media, questi ultimi presenti anch’essi nel Ghee, hanno importanti proprietà antimicrobiche intestinali. Un acido saturo a catena corta di estremo interesse che è presente nel Ghee è l’acido butirrico, che è in grado di impedire la trasformazione cancerogena delle cellule del colon. Infine, il Ghee contiene anche le preziosissime vitamine liposolubili (A, D, K, E) e l’acido linoleico coniugato, che ha dimostrato proprietà antitumorali.
Anche per quanto riguarda il colesterolo contenuto nel Ghee (8 mg per cucchiaino) non si deve temere nulla. Il consumo di Ghee a scopi e dosaggi terapeutici non influisce sui valori di colesterolo del sangue, come suggeriscono alcuni studi scientifici e la pratica clinica. In alcuni studi su animali, addirittura ha mostrato di ridurre le LDL (il colesterolo considerato “cattivo”). Questo effetto pare dovuto ad un aumento del flusso biliare che si verifica dopo il consumo di Ghee. Se poi è prescritto sulla base di una valutazione costituzionale (Vata, Pitta e Kapha), allora il problema davvero non sussiste. Ricordo che il colesterolo è di fondamentale importanza per la nostra salute. Dà forma e rigidità alle cellule e le rende più resistenti alle aggressioni microbiche. Fa parte della struttura dei recettori di membrana che servono per gli scambi d’informazioni e di sostanze tra le cellule e l’ambiente esterno. In particolare, è necessario per il funzionamento dei recettori della serotonina (sostanza legata alla sensazione di benessere) che si trovano nel cervello. Bassi livelli di colesterolemia sono stati associati a comportamenti violenti, aggressivi, a stati depressivi e al suicidio. Il colesterolo, inoltre, assolve ad indispensabili funzioni di riparazione tissutale. Senza un suo adeguato rifornimento, il corpo non può rimpiazzare le cellule danneggiate o invecchiate, rinnovare i capelli, le unghie, riparare ferite e i danni a livello muscolo-scheletrico. Il colesterolo ha anche dimostrato proprietà antiossidanti. L’ipercolesterolemia spesso indica che il corpo ha bisogno di maggiore colesterolo per proteggersi e riparare i danni operati dai radicali liberi più che essere una causa delle lesioni delle arterie, come la “Teoria Lipidica” vorrebbe farci credere. L’attuale mania di mangiare “scremato”, “senza colesterolo”, “magro” è un’idiozia tutta moderna, che non fa né bene, né aiuta a prolungare la vita.
Il Ghee secondo la Medicina Ayurvedica
Il Ghee è tenuto in somma considerazione nell’Ayurveda. E’ utilizzato nei cibi e nella preparazione di numerose medicine.
Energetica - Dolce, fresco e dolce. Pacifica soprattutto Vata e secondariamente Pitta ed è un po’ meno indicato per Kapha. Significa che i tipi Vata ne possono consumare di più dei tipi Pitta e questi ultimi di più dei tipi Kapha.
Proprietà - Tonico, emolliente, ringiovanente e antiacido. E’ nutriente e indicato soprattutto negli stati di debilitazione, consunzione e convalescenza. Facilità la digestione, l’assorbimento e l’assimilazione del cibo. Nutre il midollo, l’apparato riproduttore (ottimo nei problemi d’infertilità) e migliora la qualità di Ojas, l’essenza sottile dei tessuti dell’organismo, che governa l’intelligenza del corpo e della mente. Da Ojas non dipende solo il nostro benessere e la capacità di difenderci dalle aggressioni delle malattie fisiche, ma è ritenuto necessario per il pieno sviluppo delle nostre capacità mentali e spirituali.
Rafforza il cervello e il sistema nervoso ed è considerato un Rasayana (sostanza che allunga la vita) proprio perché agisce sul tessuto nervoso (Dhatu Majja) nutrendolo. Migliora l’intelligenza, la comprensione, la memoria, il potere della vista e anche la voce. Rafforza il fegato e i reni. E’ il miglior tipo di grasso per il corpo e in assoluto è il migliore per il fegato. Sana le ulcere gastrointestinali ed è indicato nelle coliti. Allevia la febbre cronica, i disordini del sangue ed è utile per la disintossicazione. Equilibra gli Agni o fuochi digestivi, da cui dipende la salute dei singoli tessuti e dell’intero organismo. Lubrifica il connettivo e rende il corpo più flessibile.
Esternamente è nutriente per la pelle e facilita la guarigione delle ferite. E’ lenitivo per gli occhi: ottimo per la vista debole, per la fotofobia e tutte le infiammazioni (da mettere direttamente sull’occhio). Applicato un poco nel naso nutre il cervello.
Preparazioni medicinali - Tradizionalmente, il Ghee viene mescolato a sostanze medicinali per aumentarne l’assorbimento a livello intestinale. E’ considerato anupana, cioè un “veicolo”. Infatti, le erbe amalgamate con il grasso del Ghee attraversano più velocemente e facilmente la barriera cellulare che è composta da un doppio strato lipidico. Il Ghee ha la capacità di trasportare le proprietà medicamentose delle erbe e minerali in tutti e sette i tessuti. Numerose sono le preparazioni ayurvediche a base di Ghee.
Energetica - Dolce, fresco e dolce. Pacifica soprattutto Vata e secondariamente Pitta ed è un po’ meno indicato per Kapha. Significa che i tipi Vata ne possono consumare di più dei tipi Pitta e questi ultimi di più dei tipi Kapha.
Proprietà - Tonico, emolliente, ringiovanente e antiacido. E’ nutriente e indicato soprattutto negli stati di debilitazione, consunzione e convalescenza. Facilità la digestione, l’assorbimento e l’assimilazione del cibo. Nutre il midollo, l’apparato riproduttore (ottimo nei problemi d’infertilità) e migliora la qualità di Ojas, l’essenza sottile dei tessuti dell’organismo, che governa l’intelligenza del corpo e della mente. Da Ojas non dipende solo il nostro benessere e la capacità di difenderci dalle aggressioni delle malattie fisiche, ma è ritenuto necessario per il pieno sviluppo delle nostre capacità mentali e spirituali.
Rafforza il cervello e il sistema nervoso ed è considerato un Rasayana (sostanza che allunga la vita) proprio perché agisce sul tessuto nervoso (Dhatu Majja) nutrendolo. Migliora l’intelligenza, la comprensione, la memoria, il potere della vista e anche la voce. Rafforza il fegato e i reni. E’ il miglior tipo di grasso per il corpo e in assoluto è il migliore per il fegato. Sana le ulcere gastrointestinali ed è indicato nelle coliti. Allevia la febbre cronica, i disordini del sangue ed è utile per la disintossicazione. Equilibra gli Agni o fuochi digestivi, da cui dipende la salute dei singoli tessuti e dell’intero organismo. Lubrifica il connettivo e rende il corpo più flessibile.
Esternamente è nutriente per la pelle e facilita la guarigione delle ferite. E’ lenitivo per gli occhi: ottimo per la vista debole, per la fotofobia e tutte le infiammazioni (da mettere direttamente sull’occhio). Applicato un poco nel naso nutre il cervello.
Preparazioni medicinali - Tradizionalmente, il Ghee viene mescolato a sostanze medicinali per aumentarne l’assorbimento a livello intestinale. E’ considerato anupana, cioè un “veicolo”. Infatti, le erbe amalgamate con il grasso del Ghee attraversano più velocemente e facilmente la barriera cellulare che è composta da un doppio strato lipidico. Il Ghee ha la capacità di trasportare le proprietà medicamentose delle erbe e minerali in tutti e sette i tessuti. Numerose sono le preparazioni ayurvediche a base di Ghee.
Ghee medicati – Sono delle speciali preparazioni a base di Ghee e decotti di erbe(*). Per esempio, il Brahmi Ghrita, che contiene Centella asiatica, Calamo aromatico, Saussurea lappa, Convolvulus pluricaulis e Ghee ha un’ottima azione sedativa e tonica per il sistema nervoso. Per i Ghee medicati, possono essere usate anche le erbe della tradizione fitoterapica occidentale. Per esempio, un Ghee medicato a base d’Equiseto è indicato per l’osteoporosi e per i problemi di mineralizzazione.
Ghee invecchiato (Purana Ghrita) – Secondo l’Ayurveda il Ghee più potente è quello invecchiato. E’ considerato “vecchio” dopo almeno un anno, ma ce se non alcuni che hanno 10 e più anni e addirittura pare che in India qualcuno custodisca gelosamente dei Ghee centenari. Un Ghee molto vecchio è considerato capace di guarire qualsiasi malattia.
Il Ghee in cucina
Il Ghee in cucina
Il Ghee è un ottimo grasso per cucinare, tiene bene le alte temperature e non brucia come il burro. Infatti, ha uno “smoke point” (temperatura a cui brucia) che si aggira sui 190.5°C (il burro = 176.6°C). Anche nella cucina Ayurvedica è considerato un elisir di lunga vita e di giovinezza. Preparato e utilizzato in modo corretto rafforza gli organi della digestione e rende i cibi più digeribili, conferendo loro un sapore più intenso senza alterarne il contenuto in vitamine e sostanze nutritive. Inoltre il Ghee è il mezzo ideale per favorire l’assorbimento da parte dell’organismo di vitamine liposolubili, minerali e oligoelementi. Esistono numerose e gustose ricette a base di Ghee. Va molto bene per friggere…decisamente da preferire rispetto agli oli di semi ricchi di acidi grassi polinsaturi, che con le alte temperature si frammentano facilmente in pericolosi radicali liberi. Altro che oli sani per il cuore!
Conservazione
Il Ghee si conserva perfettamente per lunghissimo tempo, anzi, come ho detto, più invecchia, meglio è. Non è necessario tenerlo in frigo. Bisogna chiuderlo molto bene e tenerlo nella dispensa, lontano dalla luce. Ogni volta che se ne prende un po’, bisogna utilizzare sempre un cucchiaino perfettamente pulito e mai umido o bagnato.
Quanto assumerne
Conservazione
Il Ghee si conserva perfettamente per lunghissimo tempo, anzi, come ho detto, più invecchia, meglio è. Non è necessario tenerlo in frigo. Bisogna chiuderlo molto bene e tenerlo nella dispensa, lontano dalla luce. Ogni volta che se ne prende un po’, bisogna utilizzare sempre un cucchiaino perfettamente pulito e mai umido o bagnato.
Quanto assumerne
Il Ghee aumenta il fuoco digestivo (Agni), che è un elemento fondamentale per guarire e mantenere la salute. Tuttavia, troppo Ghee potrebbe avere l’effetto opposto. E’ come per una lampada. Se immergete lo stoppino in poco grasso, brucerà bene. Se invece lo inzuppate, allora si spegnerà. In generale, potete consumarne 1 o 2 cucchiaini al giorno. Se avete dei dubbi o qualche disturbo, è preferibile consultare un medico Ayurvedico.
Biologico è meglio
Nel Ghee di origine non biologica sono stati trovati residui di pesticidi, sebbene in quantità inferiore rispetto al burro normale. E’ un vero peccato che un così prezioso dono della natura venga inquinato da sostanze tossiche e potenzialmente cancerogene. Scegliete un Ghee biologico (organic Ghee) o, se lo fate da voi, usate sempre un buon burro biologico.
METODO DI PREPARAZIONE
Tempo di preparazione: 30 minuti
Ingredienti: 500 g di burro semplice non salato (se biologico è meglio N.d.R.)
In una pentola di media grandezza con fondo pesante sciogliete il burro a calore medio. Continuate a far cuocere sempre a calore medio, mescolando spesso. Il burro bollirà, sfrigolerà e schiumerà. Quando è quasi pronto, inizieranno a comparire coaguli bianchi che si separeranno dal Ghee e lo sfrigolio cesserà. Ci vorranno circa 15-20 minuti, non di più. Il Ghee diventerà chiaro-dorato ed emanerà un profumo di pop corn. Velocemente, toglietelo dal fuoco prima che bruci, cosa che può accadere molto rapidamente (se succede, incomincerà a schiumare nuovamente e diventerà marrone anziché color oro). Lasciate raffreddare. Il Ghee è il chiaro liquido dorato. Versatelo in un contenitore di vetro, filtrandolo con un un colino di metallo. Conservate a temperatura ambiente.
Osservazioni: se non cuocete il Ghee sufficientemente a lungo, può ammuffire, perché l'acqua non è evaporata tutta. Se lo fate cuocere troppo a lungo, ve lo farà sapere subito bruciandosi. Comunque, quando viene leggermente tostato, può rivelare un sapore gradevole. Alcuni esperti non tolgono la schiuma che si forma, perché contiene preziosi elementi medicamentosi; altri invece la tolgono.
Dopo averlo fatto una volta, è probabile che lo preparerete molte altre volte, poiché è semplice e non così difficile come potrebbe sembrare.
Biologico è meglio
Nel Ghee di origine non biologica sono stati trovati residui di pesticidi, sebbene in quantità inferiore rispetto al burro normale. E’ un vero peccato che un così prezioso dono della natura venga inquinato da sostanze tossiche e potenzialmente cancerogene. Scegliete un Ghee biologico (organic Ghee) o, se lo fate da voi, usate sempre un buon burro biologico.
METODO DI PREPARAZIONE
Tempo di preparazione: 30 minuti
Ingredienti: 500 g di burro semplice non salato (se biologico è meglio N.d.R.)
In una pentola di media grandezza con fondo pesante sciogliete il burro a calore medio. Continuate a far cuocere sempre a calore medio, mescolando spesso. Il burro bollirà, sfrigolerà e schiumerà. Quando è quasi pronto, inizieranno a comparire coaguli bianchi che si separeranno dal Ghee e lo sfrigolio cesserà. Ci vorranno circa 15-20 minuti, non di più. Il Ghee diventerà chiaro-dorato ed emanerà un profumo di pop corn. Velocemente, toglietelo dal fuoco prima che bruci, cosa che può accadere molto rapidamente (se succede, incomincerà a schiumare nuovamente e diventerà marrone anziché color oro). Lasciate raffreddare. Il Ghee è il chiaro liquido dorato. Versatelo in un contenitore di vetro, filtrandolo con un un colino di metallo. Conservate a temperatura ambiente.
Osservazioni: se non cuocete il Ghee sufficientemente a lungo, può ammuffire, perché l'acqua non è evaporata tutta. Se lo fate cuocere troppo a lungo, ve lo farà sapere subito bruciandosi. Comunque, quando viene leggermente tostato, può rivelare un sapore gradevole. Alcuni esperti non tolgono la schiuma che si forma, perché contiene preziosi elementi medicamentosi; altri invece la tolgono.
Dopo averlo fatto una volta, è probabile che lo preparerete molte altre volte, poiché è semplice e non così difficile come potrebbe sembrare.
ARTICOLO TRATTO DAL FORUM SALUTE NATURALE
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